Hai mai sentito dire che il sale non si passa a tavola? Si tratta di una credenza molto diffusa e il motivo ti sorprenderà.
La superstizione accompagna da sempre la vita di molte persone, influenzando piccoli gesti quotidiani e radicandosi nelle tradizioni di diverse culture.
Tra queste, una delle più diffuse riguarda il sale, un ingrediente immancabile in cucina, ma che ha anche un valore simbolico. Se ti è capitato di sentir dire che passare il sale di mano in mano porta sfortuna, non sei solo. Questo antico tabù affonda le sue radici in storie millenarie, miti e tradizioni che attraversano epoche e popoli.
Perché il sale non si passa a tavola? Le origini della superstizione
Il sale, che anticamente veniva chiamato “oro bianco”, è stato per centinaia di anni un bene di inestimabile valore. Nell’antichità, era considerato non solo un condimento, ma un simbolo di purezza, amicizia e protezione.
Gli Antichi Romani lo offrivano come segno di ospitalità e rispetto, e il termine “salario” deriva proprio dall’abitudine di pagare i soldati con il sale.
La superstizione di non passare il sale direttamente di mano in mano nasce dalla convinzione che questo gesto potesse rompere il legame di lealtà tra due persone.
Se il sale cadeva, l’equilibrio del rapporto si spezzava, portando con sé cattivi presagi. Questa credenza si è rafforzata nel Medioevo, quando il sale era utilizzato nei rituali per allontanare gli spiriti maligni: passarlo in modo diretto avrebbe infranto il suo potere protettivo.
Sale caduto: perché porta sfortuna?
Un altro elemento che alimenta questa superstizione è la leggenda legata a Giuda. Si racconta che, durante l’Ultima Cena, Giuda abbia rovesciato il sale poco prima di tradire Gesù.
Questo episodio avrebbe sancito il legame tra il sale caduto e la cattiva sorte, perpetuando l’idea che il suo passaggio diretto aumenti il rischio di farlo rovesciare.
Per evitare incidenti e rispettare la tradizione, molte persone preferiscono posare il contenitore del sale sul tavolo, lasciando che l’altro commensale lo prenda da solo. Questo semplice gesto permette di aggirare il rischio di farlo cadere e di attirare la sfortuna.
Altre credenze sul sale
La superstizione legata al sale non si limita al passaggio di mano in mano. Da sempre, il sale è stato utilizzato come simbolo di protezione.
Ad esempio, spargerne un pizzico negli angoli della casa è considerato un rito per allontanare le energie negative. Allo stesso modo, l’usanza di gettare un pugnetto di sale alle spalle dopo averne rovesciato un po’ è vista come un gesto per neutralizzare la sfortuna.
In molte regioni italiane, si crede che il sale abbia un potere speciale, capace di proteggere o, al contrario, attirare la malasorte, a seconda di come viene utilizzato. Portare con sé una pietra di sale o custodire qualche granello grosso nel portafoglio sono riti scaramantici per tenere lontane l’invidia e le energie negative.
Oltre alla sua valenza simbolica, il sale è importante anche per la nostra salute. Però bisogna sempre ricordarsi che un consumo eccessivo è legato a problematiche come la pressione alta.
Sai che il sale è molto usato anche in casa? Ho scoperto che gettarne un po’ in un punto specifico ti permette di eliminare un problema molto comune. Ti lascio qui il nostro articolo.