Il Salvagente ha condotto un’indagine che riguarda i pesticidi: le banane delle maggiori marche ne sono, purtroppo, piene.
Le banane, uno dei frutti più consumati in Italia con un consumo medio di 10,5 kg per persona all’anno, sono note per i loro benefici nutrizionali: ricche di potassio, vitamine B6 e C, contribuiscono alla salute cardiovascolare, al sistema immunitario e al miglioramento dell’umore.
Purtroppo però, un recente test de Il Salvagente ha messo in luce un problema preoccupante: la presenza di pesticidi, non solo nella buccia, ma anche nella polpa.
Pesticidi nelle banane: i risultati scoraggianti del test
Il test condotto su 20 marche di banane, vendute nei principali supermercati e discount italiani, ha rivelato che solo 3 marchi non presentano tracce di pesticidi. Un dato sorprendente e inquietante, considerato che molte delle marche analizzate includono anche prodotti biologici.
Tracce di pesticidi, anche se al di sotto dei limiti di legge, sono state trovate nella polpa di quasi tutte le banane analizzate. In alcuni campioni sono state rilevate fino a 6 sostanze chimiche diverse su un solo frutto, un fenomeno noto come effetto cocktail, che potrebbe rappresentare un rischio per la salute umana, secondo diversi studi.
Le sostanze chimiche rilevate dai test sulle banane
L’uso intensivo di pesticidi nelle coltivazioni di banane non è solo un problema per i consumatori, ma anche per i lavoratori delle piantagioni e per l’ambiente. La contaminazione del suolo e delle risorse idriche, spesso causata da irrorazioni aeree, ha conseguenze a lungo termine difficili da ignorare.
Tra le sostanze identificate, ci sono i neonicotinoidi (imidacloprid, thiamethoxam e chlorfenapyr), una classe di insetticidi particolarmente dannosa per le api e l’ambiente. Nonostante l’Unione Europea stia cercando di vietarne l’uso, alcune deroghe continuano a essere concesse, complicando il processo di eliminazione definitiva.
Un’altra sostanza evidenziata è l’acido gibberellico, regolamentato fino al 2014, ma successivamente reso privo di limiti di legge. L’EPA (l’Autorità per la protezione dell’ambiente statunitense) lo classifica tra i pesticidi leggermente tossici, ma il suo utilizzo resta autorizzato in Europa.
I marchi analizzati e i risultati dei test
Le analisi sono state svolte su banane di diversi marchi: Eurospin, Coop Origine, Chiquita, Carrefour, Esselunga, Lidl, Naturasì Biologico Fairtrade, Conad, Todis, Dole, MD, Del Monte e molte altre.
Solo tre marchi non hanno mostrato tracce di pesticidi, rappresentando un’eccezione positiva in un panorama altrimenti preoccupante. I marchi con i punteggi più bassi nel test sono:
- Lidl (Cabana) – valutata “scarso” con 2 su 10.
- Esselunga Biologico Altromercato – valutata “scarso” con 3 su 10.
- Carrefour Biologico – valutata “scarso” con 3,5 su 10.
Di fronte ai risultati, alcune aziende come Esselunga hanno reagito immediatamente, bloccando l’importazione di altri alimenti provenienti dallo stesso produttore, mentre Carrefour ha avviato ulteriori controlli interni per verificare la situazione.
Nonostante le tracce di pesticidi siano risultate sotto i limiti di legge, i risultati del test de Il Salvagente destano comunque preoccupazioni. Per approfondire i dettagli del test, si rimanda al numero di gennaio 2025 della rivista.
Ultimamente, un altro prodotto ha attirato l’attenzione: si tratta della passata di pomodoro. Ne abbiamo parlato in questo articolo.