Controlli sempre più ferrati da parte dell’Agenzia delle Entrate ai cittadini e alle imprese. Ma qual è il motivo? Scopriamo perché ci si muove in questo senso
In Italia, e non solo, sono scattati una serie di controlli incrociati. Nel nostro Paese è l’Agenzia delle Entrate che si sta occupando di mettere in atto misure molto più stringenti rispetto al passato in parallelo ai regolamenti comunitari che intensificano i controlli.
Non si risparmia nessuno al momento. Un grande cambiamento nel panorama economico è in atto e le iniziative messe in campo coinvolgono le imprese ed i cittadini. Vediamo di cosa si tratta nello specifico e perché ci si sta muovendo in questo senso.
Controlli a tappeto per tutti gli italiani per combattere l’evasione fiscale ed il riciclaggio di denaro. Si intensificano così le misure per tenere sotto controllo i movimenti di denaro contante e colpire chi ancora opta per il lavoro sommerso e le forme di evasione fiscale.
Sono state introdotte, infatti nuove regole che impongono verifiche obbligatorie mai fatte prima anche grazie all’uso di strumenti tecnologici avanzati come l’uso della l’intelligenza artificiale per analizzare i dati e monitorare i flussi di denaro.
Il tetto dell’uso dei contanti rimane fissato a 5 mila euro. Tutte le somme superiori, dunque, sono soggette a serrati controlli. In questo processo anche i professionisti come notai e commercialisti e gli istituti finanziari sono chiamati a segnalare delle anomalie nei trasferimenti di contante.
Per rispettare le nuove normative in materia di denaro contante è necessario, dunque, che i cittadini, come le imprese, si adeguino per evitare di incorrere in conseguenze penali oltre che pratiche.
Le aziende sono chiamate così ad implementare i sistemi gestionali digitali e a prestare maggiore attenzione alla tracciabilità delle transazioni. Ben diverso, invece, stanno le cose per i cittadini ai quali si richiede maggiore consapevolezza nella gestione del denaro contante.
Soprattutto chi viaggia molto per lavoro è attenzionato sopra ogni limite e deve sapere che è necessario dichiarare ogni volta le somme che vanno oltre i 10 mila euro onde evitare pesanti conseguenze amministrative e penali.
Le transazioni vengono monitorate in tempo reale ed è difficile sfuggire ai serrati controlli. Tutto questo oltre che scoraggiare il lavoro nero e l’evasione, spinge sempre di più verso un flusso di demonetizzazione incentivando la transizione digitale.
A livello europeo i controlli sul contante non sono da meno. In particolare, sono le frontiere ad occuparsi della questione. Chi viaggia con denaro contante che supera i 10 mila euro, sia che sia in entrata o in uscita dall’Unione, è tenuto a dichiararlo alle autorità doganali che oggi hanno maggiori poteri per poter effettuare i controlli. Possono infatti non solo segnalare il denaro sospetto ma anche sequestrarlo. Le stesse regole valgono per assegni al portatore e carte prepagate non collegate a conti correnti.
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