Il terremoto che sconvolse il Salento: decine di morti solo a Nardò

Non tutti lo sanno, ma ci fu un terremoto tremendo che causò decine di morti e addirittura un maremoto: le testimonianze storiche.

I terremoti sono tra i fenomeni naturali più devastanti, causati dai movimenti delle placche tettoniche che compongono la crosta terrestre. Questi spostamenti generano onde sismiche che si propagano attraverso la terra, causando vibrazioni a volte impercettibili, altre volte distruttive.

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Il terremoto che sconvolse il Salento: decine di morti solo a Nardò – tempoalecce.it

Sebbene alcune aree del mondo siano note per una sismicità elevata, come il Giappone o la California, anche in regioni apparentemente tranquille possono verificarsi eventi sismici di grande intensità.

La penisola italiana, ad esempio, è caratterizzata da una sismicità varia, con regioni ad alta pericolosità come l’Appennino centrale e la Calabria. Ma anche aree considerate relativamente stabili, come il Salento, possono subire gli effetti di terremoti, spesso causati da eventi con epicentri distanti, come quelli provenienti dal Mar Ionio o dai Balcani.

Il terremoto del Salento: era il 20 febbraio del 1743 quando la terra tremò

Alle 23:30 una serie di tre violente scosse colpì il Salento, causando gravi danni in tutta la Puglia meridionale.

Nardò fu la città più colpita, con il crollo di numerosi edifici e un bilancio di 150 vittime su un totale di 180 in tutta la regione. I danni raggiunsero il IX grado della Scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS), fu un terremoto distruttivo.

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Il terremoto del Salento: era il 20 febbraio del 1743 quando la terra tremò – tempoalecce.it

Il terremoto del 1743 non solo causò la distruzione di edifici e la perdita di vite umane, ma ebbe anche effetti sull’ambiente. Tra questi, il più importante fu un maremoto che colpì le coste salentine, un fenomeno associato agli effetti secondari dei terremoti, come frane sottomarine o variazioni idrologiche.

Tracce dello tsunami che colpì le coste sono visibili ancora oggi, con grandi massi disposti lungo le coste di Torre Sasso, Torre Santa Sabina e Torre S. Emiliano tra Leuca e Otranto.

L’epicentro del terremoto fu localizzato nel Canale d’Otranto, e si ritiene che l’evento sia stato causato dall’attivazione di più segmenti di faglia. Studi geofisici successivi hanno confermato la presenza di un sistema di faglie attivo nell’area, responsabile della sismicità locale.

Il terremoto nel Salento del 1743 fu avvertito in tutta la Puglia e in una parte dell’Italia e all’estero

Il sisma del 1743 fu così forte da essere avvertito non solo in Puglia, ma in gran parte dell’Italia, dalla Calabria a Trento, e persino in altri paesi del Mediterraneo occidentale, come Grecia, Albania e Malta.

Le cronache storiche riportano crolli a Lecce, Brindisi e altre città pugliesi, con danni che si estesero fino alle coste della Grecia e dell’Albania.

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Il terremoto nel Salento del 1743 fu avvertito in tutta la Puglia e in una parte dell’Italia e all’estero – tempoalecce.it

Nella chiesa di Santa Croce a Lecce un quadro di Sant’Oronzo commemora l’evento, attribuendo al santo la protezione della città: “Sant’Oronzo ci liberò dal grande terremoto”. Questo dipinto rappresenta una delle tante testimonianze storiche dell’impatto del sisma sul territorio e sulla memoria collettiva.

Anche il Salento è a rischio terremoti

Il terremoto del 1743 è un triste promemoria sull’importanza di considerare il Salento una zona non immune da rischi sismici. Per fortuna oggi ci sono moltissimi strumenti che ci aiutano a prevedere i terremoti, per proteggere il territorio e la popolazione nelle zone a rischio.

Alcuni esperti hanno teorizzato che presto potrebbe esserci un grande terremoto in una grande città italiana: abbiamo approfondito l’argomento in questo articolo.

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