INPS, revoca assegno a queste famiglie se non presenti un documento entro febbraio

Anno nuovo, nuova documentazione da presentare all’INPS per ottenere o per rinnovare un sostegno economico per la famiglia.

Nuovo anno e nuova documentazione da presentare all’INPS non solo per poter ricevere un importante sostegno economico familiare, oppure per prorogarlo, ma anche per sfruttare gli incrementi previsti per il 2025. Parliamo dell’Assegno Unico, un sostegno alle famiglie ormai essenziale, colonna di tantissime famiglie a medio e basso reddito. Come rinnovarlo anche per il 2025?

Coppia con due bambini
Coppia con due bambini (Tempoalecce.it)

In realtà, l’Assegno Unico si rinnova senza presentare una nuova domanda, ma basta soltanto compilare presso l’INPS un nuovo reddito ISEE, entro i termini stabiliti per il nuovo anno. L’Assegno Unico è una misura di reddito alle famiglie con figli a carico. Coloro che lo hanno percepito nel 2024 non devono fare nuova domanda, ma devono soltanto aggiornare l’ISEE, ossia l’indicatore della situazione economica equivalente, in modo tale da determinare l’importo che l’istituto di previdenza deve erogare.

Rinnovo dell’Assegno Unico per le famiglie con figli a carico, entro quando presentare il nuovo ISEE

Quali sono le normative che regolano attualmente l’Assegno Unico Universale? Prima di tutto, ricordiamo che questa forma di sostegno economico si rivolge a famiglie a medio/basso reddito e con uno o più figli a carico. Spetta alle coppie con figli di età inferiore ai 21 anni, anche quelle non sposate ma conviventi.

I figli devono far parte dello stato di famiglia e devono convivere con i genitori. L’aiuto economico si può richiedere a partire dal settimo mese di gravidanza e spetta anche per i figli affetti da disabilità e senza limiti di età. Per i figli maggiorenni a carico, invece, il limite di età da rispettare è di 21 anni.

Documentazione dell'INPS
Documentazione dell’INPS (Tempoalecce.it)

Come accennato, non occorre presentare una nuova domanda per rinnovare l’Assegno Unico, tuttavia, occorre presentare il rinnovo dell’ISEE entro il 28 febbraio, in modo tale da evitare la sospensione del sostegno, oppure la riduzione dell’importo previsto dall’INPS. Tra l’altro, presentando un nuovo e aggiornato ISEE, si evita di perdere anche altri aiuti economici.

Come evitare sospensione o riduzione dell’importo sull’Assegno Unico

Sono state annunciate delle riduzioni dell’assegno a partire dal prossimo marzo 2025, per coloro che non rinnovano il reddito del proprio nucleo familiare. Per molte famiglie, l’Assegno Unico potrebbe decadere a fine febbraio, per altre, invece, scatteranno le riduzioni. Tutto dipende dai calcoli sul reddito ISEE aggiornato, da effettuare e consegnare entro il prossimo 28 febbraio.

Ma non solo, perché c’è tempo fino al 30 giugno per effettuare il ricalcolo da marzo in poi, per poter ricevere il pagamento delle mensilità arretrate a partire dall’inizio dell’anno. Il reddito ISEE deve essere rinnovato ogni anno, tenendo conto del patrimonio del nucleo familiare. Si può rinnovare tranquillamente per via telematica, sul portale dell’INPS, entrando tramite credenziali Spid, Cie o Cns.

Famiglia felice passeggia nella natura
Famiglia felice passeggia nella natura (Tempoalecce.it)

Altrimenti, si può telefonare al numero verde dell’INPS, o ci si può recare presso un Caf. Se si richiede l’Assegno per la prima volta basta inviare la domanda online, sul sito dell’ente, allegando tutta la documentazione necessaria. Tra i documenti da presentare ci sono le carte d’identità e i codici fiscali del genitore richiedente e dei figli, l’ISEE aggiornato e l’Iban del richiedente.

Per via dell’inflazione, anche questo sostegno subirà un leggero incremento. L’importo dell’Assegno Unico sarà maggiore, in questo 2025, del 5,4% rispetto a quello dello scorso anno, per un massimo erogato di 199,40 euro per figlio, per le famiglie con ISEE non superiore ai 17 mila euro.

L’importo minimo per figlio invece è di 57 euro, per le famiglie con ISEE superiore ai 45,575 euro. Gli aumenti arriveranno nel mese di febbraio. In più, ci sono delle maggiorazioni previste per genitori entrambi lavoratori (34,15 euro in più) e per figli disabili fino ai 21 anni (da 94,90 euro fino a 119,60 euro in più).

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