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Cucina

Lo hai mangiato e ti sei reso conto che era scaduto: niente panico, questi cibi puoi usarli anche oltre la data

Lo hai mangiato, accorgendoti solamente troppo tardi che era scaduto. Niente panico: ecco i cibi che puoi consumare anche oltre la data di scadenza

Mandare a male del cibo, visti e considerati i sacrifici che la stragrande maggioranza delle famiglie compie per acquistarlo, non è mai una deriva di cui vantarsi. Al contrario, con l’aiuto di internet, scovare ricette che consentono di riciclare gli avanzi è ormai divenuta la prassi (qui ne trovi un valido esempio con il pandoro sopravvissuto alle scorpacciate di Natale).

Come comportarsi con il cibo scaduto? (Tempoalecce.it)

Se, da un lato, individuare ricette antispreco è sicuramente buona norma, dall’altro non è consigliabile mangiare alimenti che hanno superato la data di scadenza per il puro imperativo categorico di non mandare a male nulla. O meglio, non tutti gli alimenti.

Devi sapere, infatti, che per certe categorie di cibi, la data di scadenza riportata nella confezione è puramente indicativa. Come regolarsi, dunque? Seguendo i consigli che ti indicheremo di seguito.

Cibi che hanno superato la data di scadenza: come regolarsi

Ti sei accorto quando ormai era troppo tardi di aver aperto una confezione, averne ingerito il contenuto, e di aver controllato solo in un secondo momento la data di scadenza? Niente panico, perché può darsi che il tuo stomaco non accusi nessuna ripercussione da questa disattenzione.

Il Regolamento europeo, infatti, stabilisce che sui prodotti alimentari sia sempre riportato il “termine minimo di conservazione“. Ciò nonostante, il superamento di quel termine minimo non rende, in automatico, quell’alimento non più commestibile.

Data di scadenza: come interpretarla (Tempoalecce.it)

Occorre, infatti, operare una differenza tra “data di scadenza” e “consumare entro”. Se una confezione riporta la data di scadenza di un prodotto, ciò vuol dire che, superato quel termine, l’alimento potrebbe rivelarsi nocivo per la salute.

Quando, invece, trovi riportate diciture come “da consumare preferibilmente entro”, la data scritta è puramente indicativa. Consumare quel cibo oltre la data, infatti, non lo rende un pericolo per la salute. Semplicemente, ti troverai a gustare un prodotto che potrebbe aver perso parte delle sue proprietà organolettiche e caratteristiche nutritive. Non per questo, però, si tratterebbe di un alimento nocivo.

Quali sono i cibi da attenzionare

Se parliamo di alimenti come il latte fresco o i formaggi freschi, l’ideale è attenersi alla data di scadenza riportata nella confezione. Consumare quel latte o quegli specifici formaggi oltre la data di scadenza potrebbe, infatti, portare con sé conseguenze spiacevoli in termini di tossine.

Al contrario, i formaggi stagionati o a pasta dura non debbono in alcun modo preoccuparti. Il consumo di questi prodotti, infatti, può tranquillamente superare la data di scadenza. L’unica accortezza che devi avere è quella di rimuovere le parti ammuffite, così da non correre rischi.

Una confezione di riso scaduta (Tempoalecce.it)

Sempre rimanendo in tema di latticini, con gli yogurt il discorso è simile a quello fatto per i formaggi stagionati, anche se il superamento della data di scadenza, in questo frangente, non deve andare oltre i 6-7 giorni. Se lasciassi trascorrere una settimana dalla data di scadenza, infatti, perderesti molte delle proprietà organolettiche dello yogurt, oltre a consumare un prodotto che risulterà acido al palato.

Come comportarsi con pasta e riso

Venendo ad alimenti a lunga conservazione come pasta e riso, in genere, consumarli anche oltre la data di scadenza non apporta alcun danno alla salute. Difatti, gli esperti confermano che pasta e riso possono essere consumati anche una volta che siano trascorsi un paio di mesi dalla data di scadenza. A patto, però, che la confezione sia ancora sigillata, e che non vi siano insetti.

Vanessa Zagaglia

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