“Lu purpu se coce ntra l’acqua soa stessa”, il modo di dire salentino che nasconde una grande verità

Un noto detto salentino dice che “Lu purpu se coce ntra l’acqua soa stessa”, ma che cosa significa davvero?

La saggezza popolare – da Nord a Sud – nasconde delle grandi verità: affidarsi a questo tipo di cultura, per così dire, “rurale” può portare a farsi delle domande, e ottenere quindi delle risposte che sono del tutto inattese. Da questo punto di vista, il dialetto salentino è veramente ricco di perle di saggezza, proverbi che vengono fatti risalire alla notte dei tempi.

detto salentino sul polpo
Lu purpu se coce ntra l’acqua soa stessa (Tempoalecce.it)

Uno dei custodi di quelli che nel Tacco d’Italia vengono definiti “culacchi”, ovvero fatti di poco conto ma con una morale tutta da scoprire, è il leggendario Papa Caiazzu da Lucugnano, a una manciata di chilometri da Capo Santa Maria di Leuca. Personaggio picaresco, sarebbe stato arciprete della piccola frazione di Tricase tra il XV e il XVI secolo.

Saggezza popolare tra proverbi e “culacchi”: le loro origini

Il suo breviario venne dato alle stampe agli inizi del Novecento e divenne estremamente popolare in questa zona: non vi è casa del Salento dove ancora oggi non ne sia presente un volume. Ma se Papa Caiazzu, tradotto letteralmente don Galeazzo, è stato custode di una certa tradizione orale, ripresa poi nel famoso breviario, vi sono altri proverbi e “culacchi” le cui origini sono sconosciute.

polpo alla pignata
La pignata di polpo salentina (Tempoalecce.it)

Alcuni di questi proverbi antichi come la storia di questa terra affondano le proprie radici nelle tradizioni contadine e culinarie della provincia di Lecce. Tanti sono legati al passare e all’incedere delle stagioni, molti altri hanno dei doppi sensi nemmeno troppo velati, altri ancora possono essere interpretati in base all’occasione in cui vengono enunciati.

Cosa significa il detto salentino “Lu purpu se coce ntra l’acqua soa stessa”

Prendete ad esempio il termine “pocca”, che letteralmente potrebbe essere tradotto come “naturalmente”, ma che di fatto è intraducibile, in quanto il salentino è pronto a inserirlo come intercalare in ogni contesto. Può essere tradotto letteralmente, oppure celare un significato metaforico, uno dei detti più famosi della tradizione salentina: “Lu purpu se coce ntra l’acqua soa stessa”.

cottura polpo
La cottura del polpo nella sua stessa acqua (Tempoalecce.it)

Questo detto popolare è legato a una tradizione culinaria per cui, messo dentro la “pignata”, la tradizionale pentola in terracotta, il polpo si cuocerà da solo, nella sua stessa acqua appunto. Metaforicamente, possiamo parafrasare questo detto, citandone un altro ben più noto a livello nazionale e sicuramente immediatamente comprensibile, ovvero “Chi è causa del suo male, pianga sé stesso”.

Sottolineando infatti che – tradotto letteralmente – “il polpo si cuoce nella sua stessa acqua”, facciamo riferimento a tutte quelle persone che non accettano consigli e si muovono in maniera spregiudicata e al di sopra delle righe. Se queste persone – tendenzialmente molto testarde – sbagliano, possiamo dire che stiano cuocendo nella loro stessa acqua, proprio come il polpo.

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