Masterchef, i giudici assaggiano davvero i piatti dei concorrenti, oppure è tutta una farsa? Parla l’ex vincitore del talent
È attualmente in onda con la sua 14esima edizione, ed è uno dei programmi di punta dell’emittente Sky, visto e considerato il nutrito pubblico che, ormai da anni, non si perde neanche uno degli episodi che compongono le varie stagioni.
Ovviamente, il riferimento non può che essere a Masterchef. Il talent show culinario, negli anni, ha visto sfilare chef di indiscusso calibro in giuria. Da Carlo Cracco a Joe Bastianich, fino ad arrivare agli attuali Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli.
Il ruolo dei giudici all’interno della trasmissione non potrebbe essere più chiaro di così. Di volta in volta, gli chef sono chiamati a esprimere un giudizio sull’operato dei concorrenti e a scegliere chi andrà incontro all’eliminazione. E a proposito del loro lavoro, oggi stiamo per svelarti una chicca di cui, scommettiamo, non eri a conoscenza.
Ha vinto la sesta edizione di Masterchef conquistando tutti con il suo sorriso bonario e le sue ricette intrise di Romagna. Ed è stato proprio Valerio Braschi, ospite del podcast Gurulandia, a lasciarsi andare alla rivelazione che non ti aspetti per quanto concerne Masterchef.
Una delle domande più gettonate, a tal riguardo, è se i giudici assaggino davvero i piatti nel momento in cui si trovano davanti le preparazioni dei concorrenti, o se il momento dell’assaggio sia in qualche modo camuffato dalle riprese.
In realtà, come spiegato dall’ex vincitore, i piatti preparati dai concorrenti durante le prove devono passare al vaglio di fotografi e telecamere. Per questo motivo, ai partecipanti, viene sempre chiesto di mettere da parte una porzione in più, più piccola rispetto a quella che viene presentata televisivamente. Ma a che cosa serve, questa famosa porzione in più?
Per portare a termine le prove della gara ci vogliono minuti interminabili, a volte persino ore. Per questo motivo, quando i piatti preparati dai concorrenti arrivano davanti ai giudici, prima occorre che questi vengano immortalati e fotografati dalle telecamere, in virtù dei meccanismi televisivi.
Ma allora, verrebbe da chiedersi, quando giunge il momento dell’assaggio? A spiegarlo è l’ex vincitore della sesta edizione, Valerio Braschi: “Ci dicevano sempre di fare una porzione in più, piccolina, perché i giudici, quando si spengono le telecamere e noi usciamo, assaggiano e sanno dirti se un piatto è buono o no“.
Per cui, il momento dell’assaggio avviene davvero, solo non a favore di telecamere come, invece, lascia intendere il montaggio delle puntate. Sarebbe proprio questa, come precisato dall’ex concorrente, la differenza rispetto alle normali cucine in cui si lavora davvero. “È un bellissimo programma – ammette -, però non rappresenta la cucina“.
A differenza delle prove nella cucina di Masterchef, quelle in esterna avrebbero il privilegio di andare esattamente come vengono mostrate. “Se possono (i giudici, ndr) non ti aiutano, anzi ti lasciano proprio da solo. E il telefono ti viene sequestrato. Te lo ridanno solo una volta che hai terminato“.
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