Per andare in vacanza fa la spesa nella spazzatura: “Non vado al supermercato da anni”

Per poter mettere da parte il denaro necessario per viaggiare ha deciso di recuperare il cibo dalla spazzatura: “Così risparmio parecchio”.

La vicenda di una ragazza danese potrebbe sembrare folle, ma potrebbe anche essere un esempio di consapevolezza e di lotta agli sprechi. La storia raccontata dalla stessa protagonista, Sofie Juen Andersen, 30 anni e originaria della Danimarca, potrebbe essere vista in due modi diversi e potrebbe esprimere due concetti distinti di stile di vita.

La vicenda emersa negli ultimi giorni ha dell’incredibile, comunque la si decida di vedere. Sofie è orgogliosa del suo stile di vita, ormai adottato da ben quattro anni e deciso a proseguire. Uno stile di vita dettato da un’esigenza economica e dal desiderio di poter viaggiare, realizzando i propri sogni. La ragazza, come milioni di altri giovani, alle prese con lavori precari e sottopagati, ha scelto di non fare più la spesa nei supermercati, risparmiando denaro. Parecchio denaro. In che modo?

La scelta di non fare più spesa nei supermercati per poter viaggiare: la vicenda di una ragazza danese

Sofie vive da sola da quando è giovane, lavora ma guadagna poco. Una vicenda che sentiamo tutti i giorni e che magari viviamo personalmente. Tuttavia, la ragazza, a un certo punto, stanca di privarsi di piccoli sfizi e col sogno di visitare il mondo intero, ha deciso di risparmiare sulla spesa.

Il cibo di cui ha bisogno lo preleva direttamente dai cassonetti della spazzatura. “Sono quattro anni che non vado al supermercato” ha rivelato sul suo profilo social, spingendo i suoi followers a combattere gli sprechi alimentari. E così, la 30enne, alla fine del 2020 ha deciso di iniziare a rovistare nei secchi della spazzatura, sia in quelli del vicinato sia quelli esposti davanti ai supermercati, alla ricerca di cibo ancora buono.

Da quel momento, rovistare nella spazzatura, ogni giorno, è diventato uno stile di vita, una missione e anche una scelta etica. La donna ha deciso di affrontare i suoi problemi economici in questo modo, ed è incredibile, e anche scioccante, sapere quanto cibo viene sprecato ogni giorno. Montagne di alimenti ancora buoni da consumare e che quotidianamente finiscono nella spazzatura.

Il fenomeno del dumpster diving, ossia il rovistare nell’immondizia per recuperare cibo scartato

La pratica di rovistare nella spazzatura alla ricerca di cibo ancora buono e integro ha un nome preciso, dumpster diving, ed è un fenomeno diffuso nel mondo, soprattutto tra le persone povere, vagabondi e senzatetto. Ma Sofie ha scelto questo stile di vita per combattere gli sprechi alimenti, e ovviamente anche per esigenza personale.

Ogni giorno, la ragazza fruga tra i cassonetti, in particolare quelli dei supermercati, e fa la spesa in questo modo, senza spendere un centesimo. L’abitudine è iniziata nell’autunno del 2020, quando viveva a Sydney, in Australia, e proseguita una volta tornata in patria, in Danimarca. “Quando ho iniziato, sono rimasta scioccata da quello che trovavo: cibo fresco e ancora buono, gettato nella spazzatura”.

Adottando questo metodo, la giovane ha risparmiato un sacco di soldi, soldi investiti per viaggiare, il suo più grande sogno. “I soldi risparmiati mi consentono di viaggiare. Sono stata in Kenya, in Italia, Argentina, Spagna, Dubai”, e ha aggiunto di aver speso solo 95 euro nel 2024, al supermercato, per acquistare articoli specifici, come carta igienica, detergenti per la casa e per l’igiene intima.

“Voglio sensibilizzare tutti sullo spreco alimentare, ma anche indicare che il cibo che buttiamo è quasi sempre ancora buono, anche se supera la data di scadenza o se presenta qualche imperfezione”. Gli sprechi alimentari, specie nei paesi sviluppati, sono una piaga da arginare, potrebbe essere questo un ottimo metodo per affrontarla?