Ciascuno, almeno una volta nella vita, avrà sperimentato un periodo in cui sembra che tutto giri per il verso sbagliato. Non serve essere superstiziosi per provare a mettere in atto questi accorgimenti domestici: si dice siano utili per combattere la sfortuna.
Di generazione in generazione sono stati tramandati dei riti scaramantici che hanno l’obiettivo di tenere lontana la sfortuna dalla casa e dalle persone che la abitano. Non è necessario essere superstiziosi per mettere in atto alcuni facili e piccoli accorgimenti: potremmo notare che alcuni periodi in cui le cose non girano per il verso giusto, inizino a rimettersi in sesto.
Le superstizioni, così come le tradizioni, variano di regione in regione. Come ci suggerisce il celebre detto “paese che vai, usanza che trovi”, anche in fatto di sfortuna ogni posto del mondo possiede il suo modo di reagire e di combattere.
In Italia, alcune credenze popolari ci suggeriscono come agire quando la sfortuna sembra aver invaso le nostre giornate. Con questi 11 stratagemmi andiamo ben oltre il non aprire l’ombrello al chiuso, non passare sotto una scala o non attraversare la strada dopo un gatto nero. Qui mettiamo in atto delle vere e proprie strategie radicate nelle generazioni precedenti e custodite con gelosia come rimedio infallibile contro la sfortuna.
Il primo rito degli 11 ci porta direttamente in Sicilia e si parla di ingresso in una casa nuova. Secondo la cultura popolare, appena entrati c’è una tradizione da rispettare: nell’immediato è importante cucinare (e consumare) categoricamente il pesce fritto. Il pesce fritto è considerato un dono verso gli spiriti che abitano quelle mura.
Direttamente dal folklore americano, invece, abbiamo ereditato il rito della scopa nuova quando si entra in una nuova abitazione. Portare una vecchia scopa equivale a portare con sé energie negative accumulate nella casa precedente. Sempre legata alla scopa, la superstizione vuole che non si debbano toccare i piedi di una donna nubile o la si condanna a non trovare mai un marito.
I successivi riti della lista sono legati al letto. Il primo ci indica di non scendere dal lato sinistro la mattina, perché la sinistra è comunemente associata al male. Il secondo suggerisce che non possano essere sistemate le lenzuola da tre persone, altrimenti la più giovane sarà invasa dalla sfortuna. Infine, l’ultimo rito si raccomanda sul non dormire con i piedi rivolti verso la porta della camera. Quest’ultima superstizione è legata all’usanza di portare via i defunti dalla casa in quella posizione.
Ancora, un’altra credenza ci porta a ragionare sulla presenza dello specchio in camera da letto. Alcune culture ritengono che durante il sonno l’anima possa abbandonare il corpo ed entrare nello specchio, perdendo la via del ritorno.
Quante volte abbiamo sentito parlare del ferro di cavallo come amuleto portafortuna? Ebbene, questo vale solo se posizionato nel verso giusto, ossia appeso formando una “U”, per incanalare fortuna ed energie positive. Posizionato nel verso opposto produrrà l’effetto opposto.
Anche il pane ha un suo ruolo in questa storia di combattimento contro la sfortuna. Mai appoggiarlo sul tavolo dalla parte ricurva, dicono le credenze popolari: il pane veniva servito capovolto ai boia dai panettieri, in segno di disprezzo per il loro lavoro.
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