Realizzare una minestra perfetta è tutt’altro che semplice: scopri i segreti che stiamo per svelarti e non dovrai più temere errori nella resa
Sembrano piatti facili, ma in realtà la loro realizzazione richiede molto più impegno e molte più attenzioni di quel che siamo portati a pensare. Di cosa stiamo parlando? Delle ricette più replicate sulle tavole degli italiani.
E no, non stiamo parlando di quelle preparazioni antispreco nelle quali ci cimentiamo quando dobbiamo assolutamente terminare gli avanzi del frigo (vedi il caso del pandoro sopravvissuto alle mangiate delle feste). Il riferimento, in questo particolare frangente, è a piatti “must” della cucina italiana.
Uno su tutti? La minestra. Molti la considerano un piatto da sfoderare solamente in quei giorni in cui, complici le forze che vengono meno, abbiamo bisogno di una coccola calda. In realtà, come stai per scoprire, preparare una minestra come si deve è molto più che un semplice passatempo: è una vera e propria opera d’arte.
Tua nonna te lo saprebbe dire a colpo sicuro: per una minestra che risulti squisita al palato, il primo fattore su cui concentrarsi è il brodo, possibilmente di carne. Parti, dunque, col selezionare tagli di carne diversi, in genere di gallina o cappone, che andranno immersi direttamente in una pentola con dell’acqua.
Aggiungi sedano, carote, cipolla, e se gradisci anche qualche fetta di patata. Abbonda con gli aromi, in primis pepe e alloro, e fai andare a fuoco lento per almeno tre ore di tempo.
Una volta che sarà scaduto questo intervallo, spegni il fuoco, aggiusta di sale e preleva i pezzi di carne aiutandoti con un colino. Successivamente, provvedi a filtrare il brodo, così da eliminare qualunque rimasuglio indesiderato.
Una volta che il brodo di carne sarà pronto, dedicati alla selezione della pasta da cuocere. Se desideri un comfort food per eccellenza, la scelta non potrebbe che ricadere sui classici tortellini, o magari sulla pasta reale, ricetta tipica marchigiana.
I tipi di pasta che puoi abbinare alla tua minestra, ciò nonostante, sono molteplici: dai quadrelli alle stelline, dai filini ai tubetti ai maltagliati. A seconda della pasta che avrai scelto, ovviamente, la proporzione tra la stessa e il brodo sarà diversa.
La pastina all’uovo, nella fattispecie, assorbe molto più brodo e tende a crescere maggiormente. Se la regola base, dunque, prevede di adoperare 40 grammi di pastina per 250 grammi di brodo, con la pasta all’uovo le quantità di quest’ultima possono anche essere leggermente superiori.
La minestra non sarebbe un comfort food per eccellenza se, una volta impiattata, non venisse impreziosita da una spolverata di grana o di pecorino romano. Il formaggio, quale topping, contribuirà a conferirle un sapore ancor più marcato e piacevole.
Controlli effettuati dalle Agenzie delle Entrate sui conti correnti: fino a dove ci si può…
L'importo della pensione che ti spetta può essere anche più alto, per fare si che…
Calzini spaiati, non lo sapevi ma possono diventare un rimedio efficace contro l'umidità: ti spiego…
Doccia con cabina di plastica: ti sveliamo il trucchetto che hai sempre desiderato conoscere per…
In quale zona della cucina hai sistemato la friggitrice ad aria? Fai attenzione perché non…
Da Eurospin si trova un macchinario scontatissimo, con cui allenarsi da casa, ottenendo il corpo…