Sempre più scontrini con importi elevati, c’è un caso nel quale però il cliente può denunciare

Scontrini con cifre folli: i consumatori possono denunciare? La risposta è sì, ma bisogna far attenzione ad alcuni fattori importanti.

Caffè che sfiorano i dieci euro, una carbonara tra i 30 e i 40 euro, bottigliette d’acqua vendute al prezzo di vini pregiati: situazioni simili si verificano spesso in locali situati in luoghi storici, di lusso o particolarmente rinomati.

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Sempre più scontrini con importi elevati, c’è un caso nel quale però il cliente può denunciare – tempoalecce.it

Questi “scontrini folli” lasciano spesso i consumatori sorpresi, non solo per le cifre altissime, ma anche per la mancanza di trasparenza nella comunicazione dei prezzi.

Scontrini folli: cosa può fare il consumatore?

La scarsa informazione sui prezzi è uno dei fattori che alimentano questi episodi. Spesso i clienti non trovano indicazioni chiare su menù o listini, o non vengono informati adeguatamente su costi aggiuntivi, come il servizio al tavolo.

È proprio in queste situazioni che i consumatori possono far valere i propri diritti: quando i prezzi non sono comunicati in modo chiaro e accessibile, si apre la possibilità di contestarli.

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Scontrini folli: cosa può fare il consumatore? – tempoalecce.it

La normativa italiana prevede che ogni esercente sia obbligato a rendere espliciti i costi dei prodotti e dei servizi offerti, compresi eventuali sovrapprezzi per il servizio al tavolo. Se queste informazioni non sono fornite in maniera chiara e verificabile, il consumatore ha diritto a richiedere sanzioni contro il locale.

Si può denunciare se i prezzi alti non sono giustificati?

La liberalizzazione dei prezzi, introdotta in Italia negli anni ’90, consente agli esercenti di fissare i prezzi senza doverne giustificare l’entità.

Ciò però non significa che possano approfittare dei clienti: la buona fede è un principio fondamentale, e il prezzo dovrebbe riflettere almeno il costo delle materie prime, il lavoro e il prestigio del locale.

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Si può denunciare se i prezzi alti non sono giustificati? – tempoalecce.it

Un problema frequente è l’aggiunta di costi per servizi non dichiarati, come il prezzo per una tazzina di caffè oltre al caffè stesso o per dividere un piatto tra più commensali. Se tali costi non sono indicati chiaramente nel menù, il cliente può segnalarli alle autorità competenti.

Come si contesta uno scontrino?

Per contestare uno “scontrino folle”, è fondamentale conservare lo scontrino e documentare la mancanza di informazioni chiare attraverso fotografie. Questi elementi possono essere presentati alle autorità locali, come i vigili urbani o la guardia di finanza, che possono comminare sanzioni al locale, con multe che variano tra 516 e 3098 euro.

In situazioni in cui non si configurano irregolarità legali, ma il prezzo appare comunque eccessivo rispetto alla qualità del prodotto o del servizio, il cliente può utilizzare altri strumenti, come recensioni online o post sui social media, per segnalare la propria esperienza e mettere in guardia altri consumatori.

Il tema non riguarda solo i turisti: gli aumenti colpiscono chiunque frequenti i locali, creando un clima di sfiducia verso il settore. Per esempio, proprio qualche giorno fa, abbiamo parlato di un caso davvero eclatante: alcune persone hanno dovuto sborsare una cifra enorme per una semplice colazione. Puoi scoprire qui cos’è successo.

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