Le pitteddhe salentine sono il dolce tipico che si prepara durante il periodo di Carnevale. Ricetta povera ma molto gustosa
Si sono concluse da poco le festività natalizie, molti hanno ancora dei panettoni e pandori avanzati e già si pensa ad un nuovo appuntamento, il Carnevale. La festa dei colori e del divertimento per eccellenza, per grandi e piccoli, è legato anche in cucina a tante tradizioni culinarie.
Oltre alle intramontabili chiacchiere o alle castagnole, dolci che ormai si preparano praticamente in tutta l’Italia, ogni regione mantiene quelle che sono le sue tradizioni. In Puglia e precisamente in Salento a Carnevale si preparano le pitteddhe.
Paese che vai tradizione che trovi e questo vale anche per Carnevale. In Puglia e nel Salento, si preparano le pittelle o pitteddhe, un dolce antichissimo che grazie alla maestria e al sapere delle nonne, si tramanda.
Si tratta di una preparazione semplice, di origine contadina, ma molto buona realizzata con ingredienti poveri. Le pitteddhe hanno una forma particolare, a metà tra una crostatina ed un cestino con i bordi rialzati.
Nel centro custodiscono un cuore di mostarda, la marmellata d’uva tipica di un tempo prodotta con l’uva che si usava per realizzare il vino e che sistemata nei vasetti, si usava per le conserve durante l’inverno.
Come accennavamo gli ingredienti per realizzare le pitteddhe sono poverissimi e anche pochi. Una ricetta semplice nella sua essenza che però restituisce un gustoso dolcetto tipico della tradizione salentina legata al Carnevale.
Pensate che questa ricetta non prevede nemmeno lo zucchero che un tempo era un vero lusso e la maggior parte dei contadini non potevano permetterselo.
Per realizzare le pitteddhe salentine si uniscono tutti gli ingredienti in una ciotola: farina, olio d’oliva, sale, buccia di limone grattugiata e si mescola con le mani a lungo, aggiungendo un po’ di acqua se necessario, fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.
Quando si avrà un panetto liscio si lascia riposare al caldo, coperto da un canovaccio, per circa mezz’ora. Trascorso il tempo necessario si stende la pasta con il matterello fino a creare un disco di due millimetri di spessore.
Si realizzano così dei cerchi aiutandosi con una tazzina da caffè o con una fustella. Si sistema al centro, senza eccessi, un cucchiaino di mostarda e con le dita si pizzicano i lembi della pasta per chiuderli a stella, creando una sorta di cestino che evita la fuoriuscita della marmellata.
Una volta pronte le pitteddhe si cuociono in forno a 180° per circa 30 minuti fino a quando la pasta non è dorata.
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